La ricetta italiana
Roma, 9 e 10 dicembre 2014 - ore 9
Centro Congressi Palazzo Rospigliosi – Via XXIV Maggio, 43
I consumi di energia sono già calati nel 2013 oltre gli obiettivi 2020 indicati dalla Direttiva europea sull’efficienza energetica e dalla Strategia energetica nazionale. Anche negli altri paesi europei gli obiettivi stanno per essere raggiunti. Solo in parte, però, si tratta di aumento di efficienza: consumiamo meno soprattutto a causa della crisi e del fatto che molte imprese italiane ed europee hanno chiuso i battenti o delocalizzato i propri stabilimenti.
L’Italia, in quest’anno, ha recepito la direttiva sull’efficienza energetica, approvato il nuovo Piano di Azione (PAEE 2014) e concordato i nuovi obiettivi europei al 2030, accettando passivamente un indicatore fuorviante come il calo dei consumi. Così, ha perso l’occasione per valorizzare il patrimonio di esperienza delle proprie imprese e una delle poche posizioni di forza della propria economia, quella di una bassa intensità energetica.
Nel definire le nuove politiche energetico ambientali dell’Unione europea per il 2030, è indispensabile adottare un nuovo indicatore per misurare l’efficienza energetica che sia coerente con obiettivi di crescita economica. Gli Amici della Terra propongono che l’Italia si faccia promotrice di un programma europeo di riduzione dell’intensità energetica ovvero di riduzione della quantità di energia impiegata per unità di prodotto o di servizio. Un programma corredato da obiettivi per macrosettori, adattabile alle caratteristiche di ogni paese membro, che tenga conto anche degli investimenti già fatti. Utile a ridurre i consumi e le emissioni di CO2 ma anche ad agganciare la ripresa.
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